Gentile collega,
Il presente sondaggio è rivolto a tutti i gastroenterologi ed endoscopisti
anche non direttamente coinvolti nella cura dei tumori ereditari del colon.
L’obiettivo primario:
Ottenere una fotografia dell’organizzazione in Italia per patologie tumorali ereditarie ritenute in passato “rare” ma, nella pratica clinica, alcune di esse sempre maggiormente diagnosticate. Dall’epidemiologia infatti il dato di come ogni 35 cancri colorettali, uno sia una sindrome di Lynch, la cui variante patogenetica è il doppio più frequente nella popolazione generale rispetto la frequenza delle varianti patogenetiche del gene BRCA. Questo ci impone una attenzione nel prossimo futuro verso tali patologie che possono essere incontrate dal gastroenterologo, indipendentemente dalla sua attitudine professionale (clinico o endoscopista).
Il primo passo è avere la prospettiva della situazione italiana riguardo queste patologie del colon.
Obiettivo secondario del sondaggio è la descrizione di come la pandemia da SARS-Cov2 ha potenzialmente impattato sulle tempistiche dei percorsi di prevenzione e sorveglianza delle sindromi ereditarie tumorali del colon.
Le chiediamo pertanto di partecipare a tale sondaggio -
anche se non direttamente coinvolto nella cura dei pazienti in oggetto - attraverso la compilazione di un questionario online che richiederà circa 10 minuti del suo tempo. Le risposte fornite verranno trattate in forma anonima e unicamente per scopi di ricerca.
Questa SURVEY è coordinata dalla Prof.ssa Giulia Martina Cavestro, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita Salute San Raffaele, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano.
Può rispondere alla SURVEY attraverso questo link: https://forms.gle/5MWtcuy4skmNjzkK6
Qualora questo invito non avesse raggiunto tutti i colleghi interessati,
le chiediamo la cortesia di inoltrare loro il link della SURVEY.
Ringraziandola per il tempo che dedicherà alla compilazione, un caro saluto.
Prof. Giulia Martina Cavestro
Direttore Scuola di Specialità in Malattie dell’Apparato Digerente
Università Vita Salute San Raffaele, Facoltà di Medicina e Chirurgia
IRCCS Ospedale San Raffaele
Milano